Impiantare la carciofaia. Luglio e agosto sono i mesi più adatti - Coltivare l'orto

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Impiantare la carciofaia. Luglio e agosto sono i mesi più adatti

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Luglio e agosto sono i mesi più adatti per impiantare una carciofaia tramite gli ovoli, o carducci. Molti sostengono che il periodo adatto sia la primavera: questo periodo però si riferisce alla SEMINA. Ora, se pensate di acquistare semi di carciofo per seminarli, dimenticatevene: occorrerebbero anni di attesa con risultati incerti. Come potrà dirvi qualsiasi coltivatore, il carciofo si moltiplica per via agamica, cioè utilizando i getti di piante madri con almeno 3-4 anni di anzianità.
Il carciofo è una pianta perenne, che può essere coltivata nell'orto per molti anni, senza bisogno di ripiantarla ogni anno. Il periodo ottimo di produzione varia dai 5 ai 10 anni, dopodiché è consigliabile impiantare una nuova carciofaia in una zona diversa dell'orto, anche per offrire un terreno libero dagli accumuli di parassiti e agenti nocivi che si sono formati nel corso della coltivazione.



Carciofi
Una volta individuata l'area da destinare alla carciofaia è bene prepararla con una vangatura profonda, nel corso della quale verrà interrato abbondante letame. Se non disponete di letame di stalla potete interrare, nel corso della vangatura, abbondante compost e stallatico pellettato, che potete trovare nei garden center. Risparmierete molto acquistando sacchetti da 25 kg presso i consorzi agrari.
I carciofi crescono meglio su un terreno leggermente acido, ma va bene anche un terreno neutro.
Il carciofo si avvantaggia molto della presenza di potassio nel terreno, quindi, se ne avete, interrate anche della cenere di legna. Nel corso dei periodi produttivi fate delle concimazioni di superficie a base di potassio, che va sparso sul terreno e interrato anche leggermente.



Preparate il terreno interrando abbondante concime



Disponete le piantine su prode rialzate: la distanza tra ogni fila dovrebbe essere di 120m centimetri circa, mentre le piantine dovrebbero essere collocate sulle file alla distanza di un metro circa una dall'altra.
Il carciofo è una pianta che non deve essere seminata: potreste ottenere carciofi piccoli e spinosi a prezzo di lunghissime attese. Procedete utilizzando gli OVULI o carducci, prelevati da piante madri che siano in produzione da 4 anni almeno.Ciò comporta la necessità di conoscere qualcuno che li coltiva già, che, però, sarà ben lieto di fornirveli gratuitamente perché le piante ne producono moltissimi. Tuttavia, se avete difficoltà a procurarvi i carducci direttamente da un produttore, potrete trovarli sulle bancarelle che vendono piantine da orto, collocati singolarmente in piccoli vasi.
La scarducciatura, ha il duplice obiettivo di eliminare i getti in eccesso e di utilizzarne alcuni per la moltiplicazione della carciofaia.
Per ottenere i carducci occorre scavare a lato della pianta, in modo da scoprire le radici sotterranee. Da qui partono dei nuovi germogli, cioè della radici provenienti da quella principale da cui spuntano germogli. Alla base di ogni pianta si lasciano solo i carducci più belli e vigorosi, in numero di due o tre al massimo. I carducci da destinare alla moltiplicazione della carciofaia vanno prelevati lasciando attaccata una parte della radice madre, detta “tallone”. Questo accorgimento favorirà la ripresa. Potete mettere i carducci direttamente in terra, oppure potete sistemarli provvisoriamente in vasi di plastica da cui poi li trasferirete in terra quando sarete certi del loro attecchimento.



Come si prelevano i carducci
Differenza tra ovoli e carducci
Gli ovoli sono getti che nascono a lato della pianta madre, nello stadio in cui sono ancora coperti dal terreno e non hanno ancora emesso fogliame. Se raccogliete gli ovoli bagnateli e metteteli per qualche giorno al caldo per favorire l'uscita dei germogli, dopodiché li potrete utilizzare nella carciofaia.
I carducci sono ovoli in stato più avanzato, cioè con un bel ciuffo di fogliame già sviluppato. Li potete metetre a dimora immediatamente.  



Carciofo violetto di Chioggia




Carciofo romanesco
L'impianto dei carducci si fa in buche profonde al punto da interrare tutto il carduccio ma non il colletto. Pressate il terreno attorno con le nocche in modo da creare una piccola pozza, che riempirete di acqua per favorire l'adesione della terra attorno alle radici. Se qualche foglia più grande appassisce nei giorni successivi non preoccupatevi, ne verranno emesse presto delle altre perché i carducci sono molto vitali.
Disponete i carducci su file distanti circa 120 cm una dall'altra. Le piante saranno sistemate alla distanza di circa un metro tra di loro, sulla fila.



Una carciofaia



I fiori vengono emessi dai carciofi che completano il loro ciclo vitale senza essere raccolti.





Carciofo violetto di Romagna


Carciofo Green Globe

Buon orto a tutti !!!
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