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Coltivare i peperoni nell'orto

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Coltivare i peperoni nell'orto
Tutto sulla coltivazione dei peperoni nell'orto domestico. Nel peperone (Capsicum annuum) detto anche peperone  dolce, in opposizione al peperoncino piccante, si distinguono due tipi: il grossum e il longum. Le differenze stanno soprattutto nella morfologia dei frutti: nella varietà longum sono conici, grossi e carnosi, piuttosto affusolati e spesso ricurvi. Nella varietà grossum sono larghi, oblunghi o troncati, lisci o costoluti.
In questo articolo parleremo del peperone dolce, che si suddivide nelle due varietà longum e grossum. Ambedue sono piante erbacee, alte da 60 a 150 cm, con foglie ovali, acuminate e intere, lunghe fino a 10 cm. I fiori hanno il calice verde e una corolla con cinque lobi, solitamente bianca ma talvolta verdastra.
Nonostante nei luoghi di origine il peperone sia spesso perenne, nei nostri orti viene coltivato come pianta annuale. Il suo ciclo vitale, piuttosto lungo, è però condizionato dal clima e può iniziare (all'aperto) da marzo-aprile concludendosi in ottobre, ma anche a dicembre nelle zone più calde.


Peperone Golden Star
Il frutto è una bacca cava, carnosa, a buccia lucida, con superficie liscia o costoluta. La polpa è molto saporita, agrodolce, carnosa e croccante, tenera ma di buona consistenza. I semi sono situati all'interno della bacca (o frutto). La riproduzione del peperone avviene normalmente per seme, ma nelle coltivazioni industriali si ricorre spesso all'innesto per avere varietà pregiate su portainnesti vigorosi: questi devono essere della stessa famiglia, cioè delle solanacee. A livello di orti cominciano ad essere disponibili, occasionalmente, delle piantine innestate, ma sono molto costose e spesso il valore del raccolto non ripaga economicamente il costo della piantina. E' probabile che, aumentando la diffusione, i prezzi si abbassino.


Peperoni ancora verdi
La differenza tra i peperoni dolci (generalmente grossi e carnosi) e i peperoncini piccanti è data dal contenuto in capsaicina, la sostanza che genera nel palato la sensazione di piccantezza. Questa si misura in SHU, secondo una graduazione detta Scala di Scoville. Mentre nei peperoncini piccanti il gradiente SHU può variare da alcune migliaia fino a molti milioni, nei peperoni dolci è praticamente uguale a zero.


Peperone che sta assumendo la colorazione viola

Ecco un estratto della Tabella sui valori SHU pubblicata sul mio libro Coltivare i peperoncini piccanti.





Peperoni rossi pronti alla raccolta



La moltiplicazione negli orti avviene praticamente sempre per seme. Negli ultimi decenni si è diffuso ampiamente l'uso di sementi ibride (F1) che garantiscono maggiore produttività e resistenza alle malattie.
Ecco alcune caratteristiche relative alla semina del peperone. Il seme pregermogliato si ottiene mettendo a bagno in acqua tiepida o camomilla i semi, circa 24 ore prima della semina. Comunque vanno utilizzati non appena un piccolissimo germoglio tende a spuntare. Se lo si lascia allungare troppo, rischia di rompersi quando viene messo in terra. Avvolgete i semi in un panno bagnato e arrotolato, che svolgerete al momento di usarli. Afferrateli con delicatezza e lasciateli cadere nel buco di semina.



Piantine di peperone pronte al trapianto
Il peperone è una pianta di origine tropicale, quindi va coltivata assolutamente in ambiente caldo. Ha bisogno di una temperatura di 25-30 °C per germogliare: al di sotto o al di sopra la germinazione non avviene o diventa molto più lenta. Per una buona crescita, invece, ha bisogno di una temperatura media di 25 °C. cioè una temperatura notturna non inferiore ai 18 gradi.
Ecco una tabella dei periodi di semina del peperone. Poiché l'elemento dirimente è la temperatura, è ovvio che la coltivazione all'esterno varia molto a seconda delle zone. Mentre nelle isole può essere trapiantato all'esterno già in marzo, nella valle Padana occorre aspettare almeno la fine di aprile.




Piantina in campo da pochi giorni. Comincia ad essere necessaria una scerbatura. Una condizione migliore si ottiene pacciamando le file con telo nero agricolo.


Peperoni a diversi stadi di maturazione
La semina diretta in campo non è più usata da tempo, considerando anche la grossa dispersione di semi notevolmente costosi. Si usa coltivare le piantine in vivaio, in un luogo riscaldato o comunque protetto. Si usano dei contenitori alveolari riempiti di terriccio da semina. Per la produzione di poche piantine destinati all'orto potete usare qualsiasi contenitore, come per esempio i bicchierini di plastica da caffè: è indispensabile però praticare un piccolo foro sul fondo per lo sgrondo dell'acqua di irrigazione.
Se le sementi non sono particolarmente costose mettetene tre per ogni singolo contenitore: quando saranno alte circa 3 cm lascerete solo la più bella. Con sementi costose o pregiate, come le F1, mettete un solo seme per contenitore perché sarebbe un vero peccato sprecare piantine nel  diradamento. Tenete conto che, per le sementi F1, spesso non trovate più di 8-10 semi in una bustina.


Peperone Marconi, giallo e rosso
Nella preparazione di piantine per l'orto domestico potete tenere tutte le piantine in un contenitore basso, direttamente in casa, per poterle maneggiare tutte assieme specialmente negli spostamenti. Più piantine affiancate creano alla loro base un microclima utile alla crescita. Potete tenere il raccoglitore in casa, che è un ambiente caldo, quindi potete seminare circa due mesi prima di quando prevedete il trapianto, secondo il clima della vostra zona. Coltivando in casa occorrono delle attenzioni, dovute all'ambiente particolare.


Fiore di peperone
Le cose a cui dovete fare più attenzione sono l'umidità e la luce, che scarseggiano entrambe nell'ambiente domestico.
Per quanti concerne l'umidità, dovete coltivare in un vassoio basso da tenere coperto con una lastra di vetro pulito e trasparente, perché l'ambiente domestico è troppo secco. Potete usare anche delle piccole serrette con coperchi di plastica reperibili normalmente in commercio.
Però in questo modo l'umidità rischia di essere eccessiva, e di generare muffe e malattie indesiderate. Perciò, dovete scoprir ele piantine almeno per due ore al giorno, possibilmente quando le mettete all'aperto.
Infatti, per ricevere una buona dose di luce, le piantine devono essere spostate all'aperto in una zona luminosa ma non sotto il sole diretto finché non sono alte almeno 4 cm. Se la temperature è troppo bassa mettetele fuori solo nelle ore più calde, ed eventualmente non le scoprite. Occorrono attenzione ed esperienza per ottenere un giusto mix di luce, calore e umidità.


Peperone Quadrato d'Asti giallo
Comunque, potete verificare da alcuni parametri se le piantine crescono sane.
- Giusta umidità: non si creano muffette bianche a livello del terreno. Il coperchio del contenitore non dovrebbe mai creare eccessiva condensa.
- Giusta luce: le piantine non devono svilupparsi troppo in altezza a scapito della robustezza. Le foglie devono essere di un bel verde intenso. Foglie troppo chiare e gambi troppo esili sono indicatori di mancanza di luce.



Peperone Quadrato d'Asti rosso




Il trapianto si fa quando la temperatura esterna è assestata sui 25 gradi medi, con una escursione termica che non deve essere inferiore ai 16-18 gradi notturni e superiore ai 25-28 diurni.
Il terreno avrebbe dovuto essere preparato l'autunno precedente con una vangatura profonda 30 cm e una buona letamazione. Prima del trapianto effettuate ancora una lavorazione del terreno, per eliminare le infestanti e preparare le prode, cioè le file. L'aiuola dei peperoni deve essere formata da una serie di prode, o file rialzate, e dei camminamenti tra le file stesse. Basta spostare della terra dai camminamenti, ammucchiandola sulle file. Su queste prode rialzate è consigliabile stendere del telo agricolo nero che ha una funzione pacciamante, cioè mantiene caldo e umido il suolo sottostante e impedisce la crescita delle erbe infestanti.

Peperone Goccia d'oro
Le prode devono essere rialzate circa 15 cm rispetto ai camminamenti ed ai sentieri principali dell'orto, in modo che, in caso di pioggia, questa defluisca e non si creino pozzanghere attorno si fusti delle piante. Questo accorgimento vale per qualsiasi ortaggio vogliate coltivare. I camminamento fra le prode serviranno a far scorrere l'acqua di irrigazione, quindi dovranno avere una pendenza molto dolce tra le due estremità della fila.
Le prode devono essere larghe circa 40 cm e altrettanto i camminamenti, in modo che le file siano distanziate circa 80 cm.
Se possibile disponete le file da est a ovest, in modo che le piante, una volta cresciute, si ombreggino il meno possibile tra di loro.
Le piantine vanno collocate lungo le file alla distanza di 50 cm circa tra una e l'altra.
Se avete pacciamato con il telo, praticate sullo stesso dei tagli a croce alla distanza voluta, per consentire l'inserimento delle piantine.


Peperone Corno di toro, giallo e rosso
E'importante che abbiate coltivato le piatine in contenitori singoli, in modo che il trapianto possa avvenire con il metodo detto del "pane di terra". Cioè, dovete estrarre ogni piantina dal suo contenitore mantenendo integro il blocco di terra, che sarà compatto tanto più quanto più le radici sono ben cresciute.
Dunque, evitate di coltivare le piantine tutte assieme in terrine, estirpandole poi per il trapianto, perché con questo modo la percentuale  di insuccessi (piantine che non reggono lo stress) può essere molto alta.
Se acquistate le piantine nei mercatini, evitate quei mazzetti a radice nuda che ancora si trovano; sembrano più economici ma molte piantine vanno perse.
Per avere un successo sicuro nei trapianti coltivate le piantine nei dischetti o vasetti di torba reperibili in commercio. Al trapianto, metterete in terra le piantine con tutto il loro  vaso.


Giallo piccante di Romagna
Fate i trapianti sempre al tramonto. Il peperone ha la capacità di emettere radici anche dal fusto, quindi se volete piante più robuste interratele quasi fino alle prime foglie. Pressate la terra con le nocche delle mani attorno al fusto, in modo che si crei una conchetta utile per l'irrigazione diretta. Innaffiate subito abbondantemente ogni piantina versando nella sua conca l'acqua,in modo che vada a compattare il terreno attorno alle radici.
Nei due o tre giorni successivi innaffiate ogni singola pianta almeno due volte al giorno.

Peperone Lamuyo
Il peperone va coltivato al sole, le zone a mezz'ombra non sono adeguate e, se pure la pianta crescerà, sarà molto soggetta alle malattie e ne ricaverete raccolti scarsi e scadenti.
Il terreno preferito è quello a medio impasto, sciolto, con pH da 7 a 7,5.
Subito dopo il trapianto predisponete vicino ad ogni pianta un tutore, atto a sostenerla quando sarà cresciuta. I tutori devono essere infissi nel terreno per 20-25 cm e devono essere alti almeno 150 cm fiori terra. La legatura è diversa da quella usata per i pomodori, che hanno un fusto principale evidente. Il peperone si ramifica presto diventando cespuglioso: la particolarità delle sue ramificazioni è che sono molto fragili, e tendono a "scosciarsi" cioè piegarsi in basos staccandosi dal fusto, anche solo per il peso dei peperoni. Dunque, le legatura al tutore vanno fatte inizialmente per il fusto, ma appena la pianta comincia a superare i 50 cm di altezza vanno fatte legature larghe che raccolgano tutte le ramificazioni: devono essere sostenute ma non troppo strette in modo che  l'aria continui a circolare liberamente.


Peperone di Nocera, giallo e rosso
L'irrigazione deve essere costante, in nodo che il terreno sia sempre umido e mai bagnato, se non al momento, e non va fatta assolutamente spruzzando acqua sulle foglie, cioè a pioggia, ma facendo scorrere l'acqua nelle canalette o camminamenti posti tra le file. Il peperone è molto sensibile alle malattie fungine quindi la pianta va preservata dagli accumuli di umidità.
L'abitudine di sospendere l'irrigazione in prossimità del raccolto è relativa solo ai peperoncini, che in questo modo diventano più piccanti e comunque si possono raccogliere tutti assieme. Il peperone dolce non ha bisogno di diventare più piccante, e deve produrre scalarmente per diverso tempo, quindi non si dovranno mai lesinare le irrigazioni.  


Peperone Biondo lombardo a sigaretta
Poiché il peperone è una pianta a tendenza cespugliosa, per avere frutti più grossi è utile sopprimere alcuni dei getti laterali. E' sicuramente utile cimare tutti i getti quando superano 1,50metri di altezza, perché da quel punto in poi i peperoni restano piccoli e non maturano, e sottraggono forza a quelli che crescono più in basso.


Peperone a sigaretta di Bergamo
Per quanto riguarda la concimazione, il peperone è una pianta vorace che impoverisce molto il terreno. Una prima concimazione va fatta al momento della lavorazione profonda del terreno, l'autunno precedente o a fine inverno, interrando letame abbondante in ragione di 4 kg per metro quadrato. In mancanza si può usare dello stallatico pellettato, dimezzando la dose. Anche l'interramento di compost è utile perché migliora il terreno.
Il peperone ha bisogno inizialmente di azoto, mentre, da quando la pianta è alta 30 cm e inizia la fioritura, ha più bisogno di fosforo e potassio che migliorano colore, sapore e quantità dei frutti.
In un piccolo orto si può ricorrere all'uso dei granulari generici da orto, da spargere sul terreno in ragione di un piccolo pugno per metro lineare, ogni quindici giorni. Sceglietene uno a basso tenore di azoto altrimenti avrete moltissimo fogliame a scapito dei frutti.


Peperone piccolo quadrato del Veneto
Per evitare le malattie crittogamiche è utile fare dei trattamenti con poltiglia bordolese, o verderame, o zolfo ramato, fino a quando le piante iniziano ad emettere i fiori, dopodiché vanno sospese.
Fate delle irrorazioni una volta ogni dieci giorni circa, cominciando subito dopi il trapianto.
I peperoni possono essere attaccati dagli acari, o dagli afidi, che potete sconfiggere con irrorazioni di macerato di ortica. Altri parassiti che svernano nel terreno possono essere ridotti al momento della vangatura profonda, interrando 30 grammi per metro quadrato di calciocianamide, un concime che ha anche un discreto effetto antiparassitario.


Peperone Stavros, giallo e rosso
Il peperone è più soggetto a malattie batteriche o da virus. Gli accorgimenti da adottare sono di tipo agronomico. Anzitutto, usate semi e piantine sani, acquistandoli da fornitori di fiducia. Le sementi F1 solitamente sono dichiarate resistenti a diverse batteriosi o esenti da infezioni virali.
In secondo luogo, evitate di seminare per più anni di seguito le piante della stessa famiglia nelle stesse parcelle di orto. Nel caso dei peperoni evitate l'avvicendamento con patate, pomodori e melanzane; più a lungo si coltivano nello stesso luogo, più si accumulano nel terreno larve di dorifora e malattie tipiche della specie.


Peperone Zlata
Una particolare attenzione va riservata ad una patologia detta "colpo di sole" che crea macchie marcescenti grigie sulla superficie dei frutti. Non è una malattia, quanto piuttosto uno stress, che è generati dalla esposizione dei frutti al sole e si può ovviare evitando di scoprire i frutti posti sotto il fogliame. La credenza che l'esposizione al sole provochi una migliore colorazione non ha basi, in effetti i frutti maturano e assumono colorazione più per l'azione di una corretta concimazione a base di fosforo e potassio, che non per l'esposizione diretta al sole.


Peperone Zodiac Taurus
Evitate comunque di fare concimazioni azotate alle piante in produzione, perché l'azoto, indispensabile nelle prime fasi della crescita, diventa dannoso quando la pianta è in produzione.
I danni sono molti.
- Eccessiva vegetazione fogliare a scapito della produzione di frutti;
- Ramificazioni fragili, tendenti a spezzarsi con estrema facilità;
- Cascola dei fiori e conseguente riduzione della produzione.


Peperoni friggitelli
Il ciclo colturale del peperone è di 150 giorni necessari per ottenere il prodotto. La produzione poi si allunga nel tempo a seconda della zona di coltivazione, per il principio che si arresta ai primi freddi.
Ogni pianta può produrre mediamente 3 kg di peperoni; il peso medio di una bacca è di 200 grammi, ma può raggiungere i 500 a seconda delle varietà. Ogni pianta può produrre da 8 a 12 peperoni, di grandezza normale. In effetti, se lasciate tutte le ramificazioni ne può produrre di più, ma più piccoli. Le piante coltivate in serra hanno una produttività decisamente più alta, fino a 6-7 kg per pianta.


Peperone colpito dal colpo di sole
Buon orto a tutti !!!
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