Gennaio nell’orto, semine all’aperto o al riparo - Coltivare l'orto

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Gennaio nell’orto, semine all’aperto o al riparo

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Sono veramente poche, ma non inesistenti,  le semine possibili all’aperto nel mese di gennaio. Si possono contare su una sola mano specialmente per le zone più fredde; naturalmente se il terreno di semina non è direttamente esposto alle gelate notturne. Molte invece le semine possibili in serra fredda o calda
In gennaio sono possibili alcuni trapianti di  piantine seminate in novembre-dicembre e quindi già cresciute. In serra calda  invece sono ancora molte le semine e i trapianti possibili, specialmente per  gli ortaggi estivi da primizia. E’ questo il mese in cui, oltre ai peperoni  che hanno un ciclo più lungo già seminati da dicembre, si possono iniziare le  semine di pomodori, melanzane e si può continuare quella degli zucchini.


     
     
Le fave sono uno dei  pochissimi ortaggi coltivabili all'aperto anche nel mese di gennaio
   
Questi ultimi dovranno  essere coltivati per tutto il ciclo in serra calda, mentre le piantine di peperoni, pomodori e melanzane potranno anche essere messe a dimora all’aperto a partire da marzo per le zone più calde. La tabella pubblicata in questo post tiene conto di tutte queste differenze. Consultandola noterete come nelle zone più fredde, non si possa seminare né trapiantare praticamente niente all’aperto, mentre nelle zone più temperate le semine possibili al riparo o anche all’aperto sono ancora molte. Prima della tabella presento alcune note introduttive sulle zone e sulle temperature gradite dalle diverse piante.


Le fragole trapiantate in dicembre-gennaio daranno i primi frutti all'inizio di maggio
L’Italia, oltre ad allungarsi molto nel mare mediterraneo costituendo un ponte dall’Europa  all’Africa, è composta da territori affacciati sul mare che diventano subito collinari e montuosi nelle catene alpina ed appenninica. Ciò determina una grande varietà di climi e temperature che coesistono nei medesimi periodi. Se nel mese di marzo in Sicilia è già possibile seminare all’aperto pomodori e peperoni, in altre regioni questo si può fare solo a maggio.


I cavoli restano verdure predominanti nell'orto almeno fino a marzo
Nella pratica, si usa dividere la penisola in alcune zone climatiche principali: la zona alpina, quella appenninica, la pianura padana con la fascia adriatica, la zona tirrenica dalla Liguria alla Calabria e le isole. Ciò detto, risulta evidente che una Tabella delle semine, se è adatta ad una fascia climatica, può non esserlo per le altre. Le Tabelle che io propongo in questo blog sono mirate alla zona padano-adriatica, e tuttavia è possibile adattarle alla propria realtà considerando grosso modo queste differenze:zona alpina: un ritardo di 25-50 giorni
 zona appenninica: un ritardo di 20-40 giorni
 zona tirrenica: un anticipo di 7-15 giorni
 zona insulare: un anticipo di 25-40 giorni



Le principali zone climatiche italiane. Tuttavia si può dire che ogni piccolissima zona abbia un suo proprio clima, dipendente dalla esposizione

Temperatura minima di germinazione e media di crescita
L’individuazione più puntuale delle date di semina è data dall’osservazione  della temperatura locale, nell’ambito del periodo preferito dalla specifica coltivazione. Ogni ortaggio ha una TEMPERATURA MINIMA DI GERMINAZIONE, al di sotto della quale la pianta non nasce (e spesso neppure al di sopra). Quindi prima di procedere ad una semina osservare la temperatura DI PICCO della propria zona, cioè quella più alta, in genere il pomeriggio, e confrontarla con quelle indicate nella tabella più sotto.


Pomodori appena spuntati, che in marzo potranno essere trapiantati all'aperto.
Così pure per crescere ogni pianta ha bisogno di una temperatura diversa da quella di germinazione che definiamo TEMPERATURA MEDIA DI CRESCITA. Questa è data da una media ragionevole tra la minima notturna e la massima diurna. E’ ovvio che queste due non devono presentare picchi come zero gradi o quaranta gradi, in questi casi la media non è ricavabile. Cioè, l’intervallo tra la minima e la massima deve essere ragionevole.


 
 
Zucchini nati e quasi pronti al trapianto, che comunque in questo periodo va fatto in serra calda
Nella Tabella di questo mese oltre all’indicazione delle temperature distinguo tre tipi di semina: all’aperto, in serra fredda, in serra riscaldata.
All’aperto significa in pieno campo, senza protezioni. Ovviamente queste semine non sono possibili in zone soggette a gelate notturne. In serra fredda significa che l’ortaggio viene seminato proteggendolo con qualsiasi mezzo (da una vera e propria serra non riscaldata, ad un tunnel di plastica, fino ad un telo di tessuto non tessuto allargato sull’aiuola nei periodi troppo freddi). Questo tipo di semina si può fare nelle zone che normalmente non raggiungono lo 0 C° notturno, ma potrebbero raggiungerlo; per certe coltivazioni non si deve scendere sotto i 5 gradi. Invece la coltivazione in serra calda si potrebbe fare teoricamente per tutti gli ortaggi, ma occorre una buona esperienza perché basta un piccolo errore per compromettere tutto il raccolto. Generalmente chi dispone di una serra calda è già in grado di utilizzarla con profitto.


Contrassegnate sempre le semine con dei cartellini, per ricordare esattamente la varietà e la data di semina.
Ecco qui sotto la Legenda della Tabella delle semine di Gennaio.  
LEGENDA
Zona
:  1= Zona alpina. 2= Fascia appenninica e zone montagnose interne 3= Zona padana e adriatica fino al Molise 4= Fascia tirrenica e ionica dalla Liguria alla puglia. 5= Zona delle isole.
Operazione
: S= Semina. T= Trapianto






E' ora di rimettere in funzione le seminiere. Vanno lavate accuratamente con acqua e candeggina, facendole poi asciugare al sole. Così sterilizzate potranno accogliere le nuove piantine

Buon orto a tutti !!!
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