L’orientamento delle file è uno dei segreti del successo dell’orto - Coltivare l'orto

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L’orientamento delle file è uno dei segreti del successo dell’orto

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La luce solare è un elemento indispensabile per la crescita degli ortaggi. Infatti, una illuminazione scarsa dà luogo a piante sofferenti e improduttive. Non sempre gli orti amatoriali sono nelle condizioni migliori: li si ricava negli spazi disponibili, ritenendo che ogni spazio sia buono. Spesso si pensa di dedicare all’orto uno spazio un poco nascosto, che solitamente è anche ombroso. La tendenza attuale è di farsi l’orticello sul balcone, non tutti i balconi sono orientati nel modo migliore.
Nello schema qui sotto, un esempio di un  piccolo lotto di terreno con villino sovrastante. La figura indica le zone migliori e quelle sconsigliate per accogliere l’orto. Come si può vedere, le esposizioni migliori sono quelle rivolta a sud, sud-est e sud-ovest.
L’esposizione a nord è tanto più sconsigliata quanto più è alta la costruzione: infatti la lunghezza dell’ombra generata si proiettata sul terreno in funzione di questo valore. Se la costruzione è  molto alta l’esposizione a nord rimane ombreggiata anche tutto l’anno. Se invece non è molto alta ci possono essere alcun i mesi (da maggio ad agosto) in cui la zona diventa abbastanza illuminata da poter essere coltivabile ad orto. Ricordo che nessuna pianta ortiva può riuscire in zona ombreggiata, salvo, talvolta, il prezzemolo. Ogni ortaggio deve avere un minimo di 7 ore di sole al giorno.



Il sole sorge ad est e tramonta ad ovest. Tutta la fascia a sud, sud-est.sud-ovest si presta ad essere coltivata. I terrazzi esposti a sud, sud-est e sud-ovest  vanno bene: quelli esposti a est od ovest, presentano qualche problema perché il numero di ore soleggiate può essere insufficiente.
Non occorre avere una bussola per stabilire la direzione dei punti cardinali. Per le esigenze di un orticoltore si può dire che l'est è la direzione in cui sorge il sole: guardando questa direzione, alla sua destra ha il sud, alla sinistra il nord, alle spalle l'ovest. E' una misurazione molto approssimativa perché il luogo in cui il sole sorge si sposta, ma per l'orientamento dell'orto può essere sufficiente. Per i più esigenti diremo che l'est esatto andrebbe rilevato agli equinozi, cioè alle date convenzionali del 21 giugno o 21 settembre. Oppure, comprate una bussola: qui sotto un modello semiprofessionale, ma ne basta una da boy-scout.




Una bussola semiprofessionale, del tutto superflua per orientare l'orto.
Una volta stabilito che l'esposizione a sud è la migliore, occorre anche fare in modo che le piante dell'orto possano beneficiarne al massimo. Cioè, se quello è il posto in cui c'è più sole, bisogna fare in modo che non ci siano ostacoli che si frappongono fra il prezioso sole e le piante. Gli ostacoli possono essere muri, siepi, alberi, e quant'altro genera ombra. Sarà consigliabile tenersi a distanza da questi ingombri.
Esistono però altri generatori di ombra fastidiosa per le piante, e sono le piante stesse. Un filare di fagiolini rampicanti genera più ombra di una siepe, e altrettanto fa un filare di pomodori. Occorre perciò avere l'attenzione di disporre le piante in modo che la loro stessa ombra danneggi il meno possibile le piante vicine. Questo risultato si ottiene disponendo i filari da est e ovest.



Il sole sorge a est, e tramonta ad ovest, quindi il suo corso diurno è una traiettoria est-ovest, più o meno diretta secondo la stagione, ma essenzialmente così. Eviteremo che le piante gettino ombra sui filari circostanti se disporremo i filari stessi in direzione est-ovest. In questo modo il sole potrà "correre tra le file" illuminando quanto meno i lati di ogni singola pianta.
Nella figura sottostante i filari sono orientati da est a ovest (o da ovest a est, come preferite). La foto è stata scattata nelle prime ore del mattino: si vede l'ombra del fotografo che dà le spalle ad est,  e proietta la sua ombra tra le file.


Buon orto a tutti !!!
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