Verdure da coltivare con il freddo: la valeriana, o gallinella - Coltivare l'orto

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Verdure da coltivare con il freddo: la valeriana, o gallinella

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Verdure da coltivare con il freddo: la valeriana, o gallinella



La valeriana ha molti   nomi. Spesso viene chiamata valerianella, erba dolcetta, gallinella, o   con altri nomi. Si tratta di una verdura da insalata resistente al   freddo, e quindi tra la prime che possono essere coltivate mentr   aspettiamo l’arrivo della primavera. E’ di facile crescita, parca nelle   richieste e generosa nella produzione. Vale veramente la pena di   coltivarla
La valeriana è una pianta adattabile, che può  germinare a 15 °C e richiede una temperatura media di 15-20 °C per crescere.  Con queste caratteristiche, si presta benissimo ad essere coltivata  specialmente in caso sui balconi, che in genere sonio abbastanza riparati dai  freddi eccessivi. In caso di qualche nottata imprevista di gelo sarà  sufficiente allargare sulla valeriana un telo di tessuto non tessuto.


     
     
La valeriana ha foglie  tenere e carnose, disposte a rosetta BNella foto: Valeriana d'Olanda a seme grosso
   

Può essere seminata in febbraio-marzo direttamente in terra (non nelle aree soggette a gelate) per la raccolta che va da aprile a giugno. Nel periodo autunnale, invece, può essere seminata da agosto novembre per la raccolta da ottobre a marzo: dunque con le semine più tardive è in grado di superare l’inverno.
E’ originaria del bacino del Mediterraneo, dove viene coltivata almeno da 2.000 anni. Pare che Giovanni Battista, tra le erbe amare di cui si cibava, annoverasse anche la valeriana.
E’ una pianta erbacea annuale, con le radici ramificate e superficiali. Le foglie, che sono la parte commestibile della pianta, sono disposte a rosetta. Solitamente si raccolgono intere le piante più sviluppate, per lasciare più spazio alle altre.




Semi di valeriana
Esistono diverse cultivar che si distinguono per lo   più per la dimensione del seme (piccolo o grosso) e per la forma e colore   delle foglie: rotonde o allungate, verdi chiare o verdi scure.
  
In un grammo ci possono essere dai 500 ai 1000 semi,   secondo la varietà.
  
Non tollera le temperature troppo calde e la siccità   prolungata. Se coltivata nelle giornate a fotoperiodo lungo (oltre 15 ore di   luce) tende a prefiorire, diventando inutilizzabile sul piano alimentare.


            
            
La semina in un vaso   rettangolare può essere fatta in file parallele distanti 15 cm o a postarelle   di 3-4 semi a 10 cm
   

Il terreno preferito è quello leggermente acido, con  pH 5.5-7; comunque la pianta è adattabile anche dal punto di vista della  luce, infatti riesce bene anche nelle posizioni a mezzo sole.
 
La semina in campo si fa in file distanti 20-30 cm  in linea continua. In vaso si può seminare più stretta,  interrando  postarelle di 3-4 semi alla distanza di 8-10 cm l’uno dall’altro; quando le  piantine sono alte almeno 5 cm si dirada lasciando per ogni postarella solo  la pianta migliore.
 
Volendo, si può anche seminare a spaglio piuttosto  largo (2 cm tra i semi) e poi raccogliere le piantine più grandi a mano a  mano che si sviluppano, lasciando così più spazio a quelle che restano nel  terreno.


     
     
Semina di valeriana in  una grande ciotola tonda. Il seme si interra a 0,5 cm
   
La valeriana ha esigenze moderate di irrigazione, considerando anche il periodo in cui viene coltivata, e anche di concimazione. Si sconsiglia di usare il letame che potrebbe trasferire cattivi sapori alle piantine
La raccolta può essere fatta scalarmente, mantenendo inizialmente fitte le piantine e eliminando ogni decina di giorni quelle più cresciute per lasciare maggior spazio alle altre.
Subito dopo ogni raccolto è consigliabile innaffiare ed eventualmente concimare moderatamente  con azoto (urea o sangue di bue) per accelerare la crescita delle piantine rimaste.


















Semina in un grande vaso tondo






















Valeriana d'Olanda a seme grosso

La valeriana ha esigenze nutritive modeste, si può  interrare nel vaso un cucchiaio di  stallatico pellettato prima della  semina. Se la crescita stenta o la pianta presenta una colorazione sbiadita  intervenite con un pizzico ci concime azotato, come per esempio l’urea,  sparso in superficie sul vaso, e innaffiate subito per accelerare l’assorbimento.


     
     
Valeriana Verde a cuore  pieno
   
Circa le irrigazioni, è importante tenere il terreno  sempre umido ma non bagnato. Per raccogliere le prime piantine sono necessari  da 60 a 90 giorni dalla semina. Le foglie della valeriana sono tenere e  carnose, ed hanno un sapore dolce e amaro nello stesso tempo. Vengono  consumate crude, anche da sole, ma generalmente miste ad altre insalate.  Hanno scarso valore energetico ma sono ricche di vitamine.
 La valeriana è difficilmente conservabile, una volta raccolta si mantiene per  poco tempo in frigorifero ma perde presto la sua freschezza.


     
     
Valeriana d'Olanda
   
Dalla semina sono necessari 60 giorni per ottenere il primo prodotto. Le foglie sono tenere e carnose, hanno sapore dolce e amaro contemporaneamente e si consumano crude, da sole o miste ad altre insalate. La valeriana va consumata fresca, si può conservare solo qualche giorno in frigorifero. Resiste bene alle malattie ed ai parassiti.
Dopo la semina coprite con qualche millimetro di terra, battete il terreno e innaffiate, poi mettete un cartellino segnalatore con la data di semina e la varietà.




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